etica

"... Non vogliate negar l'esperienza di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". (Dante, Inferno canto XXVI, 116-120).


martedì 16 aprile 2013

IL SIGNIFICATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA


                                                                                       “…..E mentre il mondo avverte così    lucidamente la sua unità e la mutua interdipendenza 
dei singoli in una necessaria solidarietà, 
violentemente viene spinto in direzioni opposte 
da forze che si combattono; 
infatti, permangono ancora gravi contrasti 
politici, sociali, economici, razziali e 
ideologici, né è venuto meno 
il pericolo di una guerra capace 
di annientare ogni cosa.

Aumenta lo scambio delle idee; ma le stesse parole con cui si ideologie significati assai diversi.
Infine, con ogni sforzo si vuol costruire un'organizzazione temporale più perfetta, senza che cammini di pari passo il progresso spirituale.
Immersi in così contrastanti condizioni, moltissimi nostri contemporanei non sono in grado di identificare realmente i valori perenni e di armonizzarli dovutamente con le scoperte recenti.
Per questo sentono il peso della inquietudine, tormentati tra la
mondo.
Questo sfida l'uomo, anzi lo costringe a darsi una risposta. 
Concilio Vaticano II - Gaudium et Spes n.4





Mi scuso con i lettori dei miei post per non essere stato presente ultimamente, ma impegni universitari mi hanno portato nel continente del futuro: l’Africa o meglio nel cuore di questo continente: in Congo RdC.
Certo da qui non è facile seguire le vicissitudini della nostra realtà politico-sociale ed economica, però qualche cosa ogni tanto arriva. Anche se in questo Paese, la corrente elettrica è un bene che si fa molto desiderare, nei momenti che c’è si può accedere ad internet e verificare lo stato delle cose. Fortunatamente nella giornata di oggi si è verificato il miracolo della disponibilità energetica e così ho fatto un giro sulle notizie ANSA per capire a che punto si è in Italia con l’elezione del Capo dello Stato, dato che per quanto riguarda il possibile futuro governo non perdo più neanche il tempo a pensarci. Devo dire che il mio stato d’animo è sempre più inquieto e la mia fiducia nelle capacità politiche delle forze elette, sempre più flebile. Purtroppo anche in questa tornata continuiamo a farci illusioni sulle qualità dei nostri esponenti politici, che si facciano chiamare o no deputati, senatori o onorevoli, fatto sta che vecchi o nuovi stanno assumendo tutti la vera veste di ciò che sono vale a dire dei “parvenu” della politica. Senza voler offendere nessuno e senza andare sul “ritrito”  ritorno “berlusconesco” ma a cominciare da Bersani e Renzi, proseguendo per i “Montiani” passando attraverso gli esponenti “Grillini” ci si accorge che la levatura politica degli stessi assume sempre più carattere di “very low profile”. Ci si accorge che si è di fronte a dei “parvenu” della politica vera a prescindere che siano stati anni in parlamento o che non vi siano mai stati. Il problema infatti si evidenzia nell’approccio: manca il senso politico. L’unico elemento che appare accomunare tutti è l’elemento partitico, vale a dire il “poltronismo” e gli interessi di parte. Infatti anche gli esponenti del M5S dicono di volersi differenziare dagli altri e poi si “stringono a coorte” nella maniera partiticamente più manifesta e deleteria per il Paese.
Quindi alla mancanza di dignità di un Bersani che non è stato capace di richiamare all’ordine una persona che si manifestava “incapace politica” come la “capogruppo grillino” alla Camera, che invece di onorare un incontro di alta e profonda responsabilità per il Paese e che comunque avrebbe potuto anche rifiutare, offendeva gli italiani che aspettavano una risposta politica, dicendo che credeva di essere a Ballarò, pretendendo la trasparenza di una telecamera in streaming come non si è mai visto alle riunioni del suo Movimento.  Se queste sono le persone che abbiamo in parlamento  oppure anche fuori dal parlamento come il Sindaco di Firenze che nasconde ormai in maniera manifesta la sua vocazione “berlusconesca” di primadonna che vuole ammaliare gli italiani andando a rovistare anche nel fango pur di ottenere il posto ambito, ci accorgiamo che la nostra realtà non è politica, e forse neanche partitica, riterrei più coerente dire che è una “accozzaglia di parvenu”. Mi dispiace usare toni così perentori, ma quando chi dovrebbe vedere nella politica l’eccellenza del momento etico, secondo Aristotele (dal 347 a.c.), vede soltanto il proliferare di interessi di “sottoscala condominiale” allora cadono le braccia anche al più fiducioso e pieno di speranza nell’uomo, come lo sono io.
Questa lunga premessa mi occorre per introdurre l’importanza della figura del Presidente della Repubblica che si dovrebbe scegliere. Purtroppo anche questa volta (purtroppo non essendoci lo Spirito Santo nel parlamento ad illuminare le menti) si percorrono strade legate ad interessi di parte dimenticando che il Presidente non solo è il presidente di tutti gli italiani e quindi con una grande responsabilità di rappresentanza; ma non solo questo. La sua grande responsabilità deriva da una perfetta costruzione costituzionale ideata dai padri fondatori della nostra Repubblica. Infatti nella loro mente c’era una visione etica della politica, che noi oggi abbiamo completamente travisato. Infatti se la politica è l’eccellenza dell’etica, il bene comune rappresentato dalla figura del presidente della Repubblica italiana è il massimo che si possa avere. Queste mie parole possono sembrare forse strane a chi non ha letto attentamente ed assimilato con profondo senso umano l’intelaiatura della nostra legge fondamentale. Infatti basta prendere gli articoli 87, 92 e 104 per capirlo senza pericolo di equivoci. Il Presidente della Repubblica quindi pur essendo una figura eminentemente rappresentativa e  che “.. non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato  alla Costituzione.” È in realtà a termini dell’art. 87 il Capo dello Stato, è il capo delle forze armate in quanto:  “Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la  legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere”. E’ capo dell’organo legislativo in quanto non solo ha il potere di sciogliere le camere ma ha il dovere di promulgare le leggi (le leggi pur decise dal Parlamento ma non promulgate dal Presidente, non hanno valore cogente), è capo dell’organo Esecutivo in quanto a norma dell’art. 92 “..Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.” Ed infine a norma dell’art. 104 è il capo della Magistratura in quanto “Presiede il Consiglio superiore della magistratura”.
A questo punto credo che non ci sia più nulla da aggiungere se non che pur essendo questa figura profondamente intrisa di democrazia rappresentativa a forte contenuto etico in quanto rappresenta il bene di tutti e di ciascuno che riunito in una sola persona in termini di unità dei poteri, ingloba in realtà nell’esercizio puramente simbolico   degli stessi una capacità di indirizzo attuativo e diviene in certi momenti fortemente essenziale: sciogliere le camere; promulgare le leggi; dichiarare la guerra; nominare il capo del governo; presiedere la magistratura oltre che nominare un terzo dei giudici costituzionali.
La responsabilità politica e quindi etica dell’uomo chiamato a ricoprire un si prestigioso e gravoso incarico deve essere pienamente avvertita da un candidato che manifesti inequivocabili caratteri di competenza, trasparenza, di conoscenza dei limiti etici del proprio incarico, nonché capacità di mantenere l’equilibrio politico anche quando tutto sembra crollare, come l’attuale Presidente sta dimostrando. Quindi l’uomo da scegliere che a mio avviso vedrei possedere la dimensione giusta  per fare il Presidente della Repubblica è Valerio Onida……ma gli elettori, parlamentari e non, piccoli o grandi esperti o no….saranno all’altezza di capirlo, scegliendo per l’Italia e non per i loro interessi? 
Staremo a vedere. 




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