etica

"... Non vogliate negar l'esperienza di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza". (Dante, Inferno canto XXVI, 116-120).


mercoledì 21 marzo 2012

A proposito di forme di governo ...



... inizierei subito con il governo Monti, governo tecnico che agisce in modo pedestre la maniera politica. Un governo che doveva solo ridare credibilità al Paese e che invece sta facendo il passo più lungo della gamba, sul filo di subdoli ricatti, ai quali non potrà opporsi. Due cose vanno dette di questo governo: una buona è che ha ridato credibilità ad un Paese che aveva perso la propria identità di uomini tornati “calpesti e derisi”; mentre la cosa cattiva è che questo governo non ha operato come doveva. Sarebbero bastate due sole mosse e saremmo ripartiti: una patrimoniale progressiva sui redditi al di sopra dei 15.000 euro ed un prestito forzoso temporalmente modulato ed adeguatamente remunerato (manovre già effettuate da Andreotti nel 1977 e da Prodi nel 1998). Di contro si sarebbe imposto all’Europa la prassi virtuosa dei finanziamenti agli investimenti off-balance. Purtroppo con i se ed i ma non si governa e quindi è inutile recriminare.  Continuiamo perciò a pagare le tasse sulla benzina, a dilazionare le pensioni, vivendo l’esasperazione delle sale giochi, le liberalizzazioni inconcludenti e con la “maschera tecnica di un volto politico” governata da poteri forti e massonerie striscianti accettare la richiesta di privatizzazioni per fare favori agli amici.
Comunque non tutto è proprio compromesso, aspettiamo di vedere l’operato del Ministro Fornero, forse continuerà a piangere “lacrime di coccodrillo” come qualcuno ha insinuato, ma, anche se non lo si volesse credere, la riforma del lavoro che parte dalla pregiudiziale dell’Articolo 18, la dice lunga.

Comunque questo governo pur se rigido e contraddittorio, rappresenta una discontinuità con il passato perché pur se i ministeri sono suppergiù gli stessi, in realtà c’è una novità vera che lascia presupporre un cambiamento, pur se a piccoli passi, questa novità si chiama “Ministero della cooperazione internazionale e l’integrazione” e “Ministero della Coesione territoriale” ancora entrambi senza portafoglio, ma certamente con idee e prospettive di futuro.

Questi pur se senza portafoglio, sono comunque ministeri innovativi, forse se ne potrebbero indicare degli altri vista la situazione italiana …..”Ministero per la disoccupazione e il precariato”, “Ministero dei divorziati e famiglie allargate” “Ministero della Pace” e poi  per finire, “Ministero della giustizia sociale”….

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